Lavoro, Volpi (FDI): “Prorogare contratti di somministrazione presso le prefetture per evitare disagi negli uffici immigrazione”
Il prossimo 31 dicembre scadranno i contratti di 1.200 lavoratori interinali in somministrazione presso le Prefetture e le Questure d’Italia: si tratta degli operatori assunti dal Ministero dell’Interno nell’anno 2020 per fronteggiare alla carenza di personale nell’area immigrazione al fine di portare a termine le numerosissime pratiche ad essa collegate.
Insieme con i colleghi Deputati di Fratelli d’Italia Silvio Giovine, Eliana Longi, Michele Schiano, Gerolamo Cangiano abbiamo presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’Interno e a quello della Pubblica Amministrazione, per puntare i riflettori su questa situazione e per provare a trovare una soluzione utile tanto per gli enti quanto per i lavoratori.
La scadenza di questi contratti, infatti, risulterebbe drammaticamente penalizzante, sia per le Prefetture che per questi lavoratori che, in 21 mesi di servizio continuativo (6 mesi di incarico iniziale, oltre a tre proroghe rispettivamente da 3, 3 e 9 mesi), hanno indubbiamente maturato competenze e professionalità. Da un lato si lascia l’Ente nell’impossibilità di far fronte alle numerosissime pratiche di emersione; dall’altro, l’interruzione del rapporto di lavoro comporterà un grave danno alle famiglie dei lavoratori che stanno già vivendo giorni di preoccupazione e angoscia per l’incertezza legata al loro futuro.
Se consideriamo che i secondo i dati, i permessi di soggiorno rilasciati del 2021 sono aumentati del 127% rispetto al 2020 e che la stessa tendenza è riscontrabile anche nel 2022, risulta evidente quanto l’espletamento delle pratiche burocratiche relative all’immigrazione sia un compito gravoso per le Prefetture e le Questure italiane. Se a questo aggiungiamo anche le oltre 150 mila persone in fuga dall’Ucraina è chiaro che è impensabile sottrarre forza lavoro a questi uffici già in condizioni di carenza di personale.
Esistono diverse possibili iniziative che il Governo potrebbe intraprendere per riassumere questi 1.200 operatori, come una proroga tecnica in previsione di un nuovo appalto, una proroga legata allo stato di emergenza per la situazione in Ucraina o attraverso un articolo specifico relativo ai contratti in scadenza il 31/12/2022 all’interno del decreto Milleproroghe. La copertura finanziaria troverebbe attuazione con l’articolo 123 della Legge Statale di Bilancio che prevede 37 milioni di euro per i rinnovi dei contratti in somministrazione per il comparto della Pubblica Amministrazione. Attendiamo fiduciosi il riscontro dei Ministri interrogati che, ne siamo certi, si attiveranno tempestivamente per superare questa problematica.