Via Appia, I sindaci di Genzano, Lanuvio, Nemi, Velletri: fiduciosi nel veder riconosciuto il valore dei nostri Comuni.
Il 27 luglio scorso, durante la 46a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, in corso di svolgimento a New Delhi in India il sito “Via Appia – Regina viarum” è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Un risultato importantissimo per l’Italia, che raggiunge così quota 60, e per la Regione Lazio.
C’è tuttavia un po’ di rammarico per l’esclusione temporanea di alcuni tratti della via Appia che interessano il nostro territorio e in particolare i quattro comuni di Lanuvio, Velletri, Nemi e Genzano. Spiace in quanto siamo stati parte attiva dell’intero processo che ha portato a raggiungere questo straordinario risultato. Come sindaci abbiamo sottoscritto la proposta partita dal Ministero della Cultura e nel corso dei mesi sostenuto il progetto promuovendo incontri informativi con i cittadini ed eventi di promozione per far conoscere e apprezzare i tratti stradali dell’antica via che attraversano i nostri comuni ma anche i manufatti che erano funzionali alla viabilità dell’epoca o strettamente legate ad essa, e che ritroviamo ancora sui nostri territori.
Ma più di tutto dispiace perché non è possibile prescindere dai nostri territori se si vuole raccontare e valorizzare in modo completo e corretto la storia e la qualità archeologica della Regina di tutte le vie. Sono diverse le testimonianze storiografiche che considerano l’Appia come un unicum, una sola arteria che collega gran parte del territorio italiano e che in ogni zona attraversata ha lasciato in eredità un segno tangibile. L’esclusione arrivata per mano dell’Icomos, il comitato internazionale per monumenti e siti, è pertanto da non considerarsi definitiva.
Comprendiamo la decisione che ha favorito l’interesse nazionale, ossia che il progetto di inserire l’Appia Antica tra i siti patrimonio dell’UNESCO giungesse a destinazione senza ulteriori ritardi.
In questi giorni abbiamo avuto modo di confrontarci con il Ministero della Cultura sui prossimi passi da compiere per far sì che i tratti esclusi vengano ricompresi all’interno del sito e abbiamo avuto rassicurazioni in questo senso, anche nella conferenza stampa svolta ieri, nella quale il Ministro Sangiuliano si è detto certo di riuscire a sanare questa situazione in breve tempo. Quindi è solo una questione di tempo perché anche i nostri territori potranno essere considerati patrimonio dell’UNESCO.
L’interesse storico e archeologico dei nostri comuni non può essere messo in discussione e spezzettare una delle arterie più antiche e più articolate del patrimonio italiano e mondiale non può rappresentare la giusta modalità per valorizzarla. Forti delle qualità storico artistiche delle nostre città e certi del sostegno del Ministero della Cultura, attendiamo fiduciosi il riconoscimento che ci spetta e che non tarderà ad arrivare.
Così i sindaci Andrea Volpi (Lanuvio), Ascanio Cascella (Velletri), Alberto Bertucci (Nemi) e Carlo Zoccolotti (Genzano)