#Covid19. Dopo faremo i conti, ma adesso accendiamo i cervelli e vinciamo questa guerra.
Dopo faremo i conti, ma adesso accediamo i cervelli e superiamo insieme questa crisi. A qualcuno non è ancora chiaro, ma la situazione generata dal Covid19 non è da sottovalutare, così come non è derogabile sottrarsi alle indicazioni contenute nei decreti governativi. In questa vicenda ci siamo tutti dentro , nessuno escluso e nessuno può ritenersi al sicuro da un evento imprevedibile e dalle conseguenze incalcolabili.
I numeri crescono in maniera esponenziale. Più di mille contagiati al giorno in tutto lo stivale e purtroppo aumentano anche i morti.
Speriamo prevalga l’istinto di sopravvivenza di ognuno di noi al senso di sfida che ci porta a compiere gesti e comportamenti apparentemente innocui, ma profondamente pericolosi per noi e per gli altri.
In un lontano Festival di Sanremo Umberto Tozzi cantava: “gli altri siamo noi”. In questa frase c’è tutto quello che serve per capire che in questa fase il rispetto delle regole ed il rispetto per gli altri sono condizioni imprescindibili per salvaguardare noi stessi.
Dopo faremo i conti con tutti.
Con il Governo che ha sottovalutato la portata dell’epidemia, con Conte e Casalino che hanno gestito la comunicazione da dilettanti allo sbaraglio, con Zingaretti che prima ha chiuso gli ospedali e poi si è fatto una grassa risata sulla portata dell’epidemia.
Una volta che saremo liberi di tornare ad affrontare il quotidiano e il dibattito politico senza il mostro che bussa alla finestra potremmo ridiscutere di globalizzazione e puntare il dito con chi, già 20 anni fa, pensava che fosse la soluzione a tutti i mali. In questi giorni stiamo avendo la conferma di quanto la Cina e alcuni Paesi asiatici impattino sull’inquinamento del mondo, ma fino a ieri abbiamo tollerato misure continentali che affliggono le economie nazionali rispetto ad un mercato mondiale regolato da norme differenti e da diritti non rispettati.
Dopo faremo i conti con chi ha speculato su questa crisi, chiariremo se e come questa epidemia è stata provocata con dolo in un centro ricerca di Whuan o se come i migliori complottisti della Nazione affermano è un effetto dell’accordo tra Italia e Cina.
Dopo faremo i conti con chi non ha ritenuto opportuno sospendere le attività della Borsa, con il Ministro degli Interni che non ha voluto o ancora peggio non ha saputo garantire sicurezza ai cittadini. Dopo capiremo come è stato possibile che le carceri di mezza Italia siano in rivolta.
Dopo faremo i conti con chi è passato dal degustare in diretta involtini primavera al mandare in onda un servizio dalla camera intensiva di un ospedale, dopo faremo i conti con chi ha voluto tacciare di razzismo i rappresentati delle Istituzioni che pretendevano dal principio misure più forti. Dopo faremo i conti con chi si è sbrigato a chiedere scusa all’ambasciatore cinese e con chi ha lanciato l’hastag #abbracciauncinese.
I cinesi in Italia, prendendo esempio dal loro Governo, si sono dimostrati molto più prudenti di noi chiudendo negozi e isolandosi completamente all’interno delle loro già ermetiche comunità.
Dopo faremo i conti con chi ha strumentalizzato il dramma di moltissimi italiani mettendo in atto una vergognosa speculazione politica e con chi non ha avuto rispetto per tutti i nostri connazionali impegnati in prima linea e in totale anonimato a combattere il virus negli ospedali. Ricordate le conferenze stampa dove ci si vantava di essere stati i primi al mondo ad isolare il virus? Vi ricordate di chi tutti i giorni affiancava i medici dello Spallanzani nelle conferenze stampa?
Dopo faremo i conti con le Istituzioni Europee sempre pronte ad esigere il nostro contributo per cause solidali che ci appartengono poco e mai presenti ogni qual volta gli Stati Membri sono in seria difficoltà. Mai come in questa occasione ho avuto dubbi nel sentirmi europeo, mai come in questa occasione ho pensato che fosse un limite far parte dell’Unione.
Nel fare i conti con l’Europa dovremmo pretendere verità e giustizia nei confronti di chi ha nascosto e insabbiato l’esistenza del virus. L’Europa deve essere un valore aggiunto, non un limite o un qualcosa da mal sopportare. Chi avrà il coraggio di prendersela con la Germania? Chi avrà il coraggio di schierare l’Europa al fianco della Grecia contro i ricatti di Erdogan?
Gli italiani, nel corso della storia, hanno sempre saputo unirsi nelle difficoltà mettendo in campo una forza solidale impareggiabile. E’ giunto il momento di mettere in campo questa forza e di mostrare al resto del mondo che non solo, noi Italiani, ne usciremo prima degli altri, ma che noi Italiani, fin dal principio, abbiamo affrontato il virus in maniera seria e trasparente al contrario di chi, per non perdere qualche quattrino, ha preferito tacere e seppellire decine di persone nel silenzio.
Rispettiamo le regole, rispettiamoci, restiamo a casa finchè sarà necessario.