Camera, Interrogazione al Ministro sul Cimitero di Zonderwater

 Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

in località Zonderwater, a 43 km da Pretoria (Sud Africa) sorgeva il più grande campo di prigionia costruito dagli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale; dove tra il 1941 e il 1947, vi furono reclusi oltre 109.000 prigionieri di guerra italiani. 277 di loro, caduti in prigionia, riposano in un cimitero in loco;

a partire dal 1947 un gruppo di ex prigionieri rimasti a vivere in Sud Africa iniziò a prendersi cura delle tombe, ad assicurare l’apertura del cimitero e la sua manutenzione nonché organizzare commemorazioni. Questa forma volontaristica si formalizzò con la costituzione della «Zonderwater Block ex P.O.W. Association», (di seguito Associazione) dotata di organi statutari, che si prefisse fra l’altro di favorire i buoni rapporti tra i sudafricani e la comunità italiana;

nel 1986 grazie alla continuata dedizione dell’Associazione, il Governo del Sudafrica concesse il diritto d’uso perpetuo del luogo all’Italia. A quanto consta all’interrogante, su tacito accordo con il Consolato Generale, l’Associazione ha continuato a mantenere la cura e la gestione del cimitero;

dal 2000 l’Associazione è presieduta dall’Ing. Emilio Coccia a cui l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che visitò il campo nel 2002, conferì l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia:

nel marzo del 2016, a seguito di atti vandalici e della conseguente chiusura del cimitero italiano di Worcester, le spoglie ivi conservate furono traslate, sempre a opera dell’Associazione nel cimitero di «Zonderwater»;

nel 2021 la Console Generale d’Italia a Johannesburg la dott.ssa Emanuela Curnis, nominata nel 2020, ha querelato il presidente dell’Associazione per truffa, evasione fiscale, diffamazione, violazione della sicurezza e appropriazione indebita e falsificazione;

con sentenza del 18 maggio 2023 il Tribunale penale di Roma ha respinto ogni accusa disponendo il non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato. La sentenza definitiva in data 7 settembre 2023;

in occasione della commemorazione prevista per il 6 novembre 2022, attraverso uno scambio di email tra la Console Curnis e Commissario d’Area del Penitenziario Nico Baloyi si chiedeva di impedire all’ing. Coccia di partecipare ad ogni evento commemorativo. A seguito di questa email il Vice Commissario d’Area, Tivani Makasane, accompagnato da diverse guardie armate, si è recato sul posto per sgomberare l’area e sequestrare all’Associazione le chiavi di accesso alla chiesa;

il 14 giugno 2023 una petizione, firmata da 1378 persone, tesa al ripristino in status quo ante della gestione di tale cimitero di guerra è stata rivolta al Ministro della difesa Guido Crosetto;

il 17 aprile 2024 l’ing. Coccia ha presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma una contro denuncia-querela per il reato di calunnia nei confronti della Console e del Consolato Generale d’Italia a Johannesburg. Inoltre la Console, per aver provocato l’interruzione di una cerimonia religiosa – che in Italia è un reato sancito dall’articolo 405 del codice penale – avrebbe in itinere un’altra denuncia presentata in Sudafrica sempre dal Coccia –:

se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza intendano adottare;

se non intendano intervenire, per quanto di competenza, con iniziative volte a garantire e mantenere viva la memoria degli italiani sepolti nel cimitero italiano di guerra di Zonderwater favorendone l’accesso, la cura e la manutenzione costante;

se il Ministro degli affari esteri non valuti la possibilità di approfondire e verificare i comportamenti perpetrati dalla Console generale Emanuela Curnis e le conseguenze di natura giudiziaria che ne stanno scaturendo, come esposto in premessa, e qualora li ritenesse inappropriati al ruolo delicato ricoperto, nonché pregiudizievoli al buon nome dell’istituzione diplomatica italiana, se non intenda valutare la possibilità della revoca dell’incarico e il trasferimento ad altro ruolo.
(4-03181)