Interrogazione Parlamentare in merito ai servizi esterni di riscossione tributaria
Sempre più spesso gli enti locali sono costretti a ricorrere all’esternalizzazione di parte dei servizi relativi alla gestione delle entrate tributarie, in particolar modo, i piccoli comuni si avvalgono spesso di società esterne per i servizi di accertamento e riscossione, nella forma della concessione o della prestazione di servizi di supporto alle attività propedeutiche.
Tuttavia nel corso degli ultimi anni sono state diverse le denunce delle cosiddette «cartelle pazze» inviate da queste società ai contribuenti e successivamente oggetto di annullamento o rettifica, riportanti debiti tributari inesistenti o eccedenti l’importo dovuto, anche in misura considerevole.
Emblematico il caso del comune di Pachino, in provincia di Siracusa, una cartella esattoriale di 11mila euro è stata recapitata ad un bambino di 3 anni. Ma analoghe situazioni di maggiorazione e/o errori negli importi o nei destinatati si sarebbero riscontrate anche in altri comuni come, Barcellona Pozzo di Gotto, Piana degli Albanesi, Lucca, Marina di Gioiosa Ionica, Bagni di Lucca, Raffadali, Siderno, Siena, Borgetto, Massa Lubrense, Labico, Casal di Principe e Bacoli. In tutti questi episodi la società incaricata dei servizi di accertamento e riscossione avrebbe richiesto un aggio molto più alto del previsto sulla base delle eccessive somme richieste ai cittadini.
A questo proposito, insieme con il collega Francesco Michelotti, ho interrogato il Ministro dell’interno e il Ministro dell’economia e delle finanze per conoscere quali siano le iniziative che intendano attuare per scongiurare ulteriori danni alle amministrazioni locali.
A questo link l’atto completo depositato alla Camera dei Deputati