La figura del Public Innovation Manager per una PA di eccellenza nei territori italiani.

L’Italia sarà il più importante mercato digitale dei prossimi tre anni ma per abilitare nuovi servizi e riorganizzare le funzioni fondamentali della pubblica amministrazione occorre una capacità di analizzare i processi in chiave di natività digitale. Rendere la pubblica amministrazione smart e friendly non significa solo informatizzare i processi o dotarsi di un’infrastruttura di servizi digitali, occorre trasferire alla pubblica amministrazione e alla sua classe dirigente una nuova conoscenza e cultura non solo digitale ma dell’innovazione.

L’innovazione non si esaurisce con il digitale ma per poter utilizzare al meglio le innovazioni della transizione ecologica piuttosto che della transizione digitale occorre una classe dirigente della PA che abbiano in sé delle soft skills che vadano dall’utilizzo del partenariato pubblico privato, alla valorizzazione del dato, alla conoscenza di quella che è la sharing economy. Proprio rispetto a queste necessità e all’opportunità di creare delle nuove figure che portino la pubblica amministrazione nel 4.0 come avvenuto per le imprese l’associazione PIM, insieme all’Fondazione Italia Digitale, Impatta, Earth Day e Next4, sta presentando un position paper paese su cui discuteremo nell’evento proposto.

 

Modera: Francesco Nicodemo

 

Introduce: Pierluigi Argoneto, Associazione Public Innovation Manager

 

Intervengono:

 

Massimo Andriolo – Partner IXL Center MIT Boston
Daniele Sinibaldi – Sindaco di Rieti
Alberto Gambescia – Amministratore Unico EUItalia
Marco Isceri – Docente Università Lumsa
Giovanna Iannantuoni – Rettrice dell’Università Milano-Bicocca
Giordano Guerrieri – Presidente Consiglio Fondazione Allcore

 

Concludono:

 

Onorevole Andrea Volpi – Deputato della Repubblica
Angelo Borrelli, Capo Dipartimento per la trasformazione digitale – Presidenza del Consiglio